Ci sono alcuni film che un vero viaggiatore non può non conoscere, perché insegnano che il viaggio può avere mille sfaccettature diverse, può regalare mille esperienze diverse, può essere anche duro, faticoso, difficile, ma alla fine porta sempre a qualcosa di buono. E inoltre permettono anche di scoprire posti stupefacenti da aggiungere alla nostra lista di location dei sogni! Ecco quattro pellicole che non possono mancare nella collezione di un travel addicted.
Viaggio come fuga e libertà: Into The Wild
È il film per eccellenza di tutti coloro che amano l’avventura, un capolavoro del genere basato sul romanzo Terre Estreme di John Krakauer, diretto da Sean Penn, con protagonista Emile Hirsch e con una colonna sonora firmata e interpretata da Eddie Vedder. Racconta la storia vera di Christopher McCandless, che ti pone davanti all’interrogativo di quanto vale la pena sacrificare per quello che ognuno di noi definisce libertà. Lo spettatore viaggia insieme al protagonista nella sua ricerca del contatto con la natura estrema, vivendo la sua critica alla società consumista, cresce con lui e lo segue fino alla fine col fiato sospeso. Una storia potente di un ragazzo che non era perfetto, che ha commesso errori, ma che nel viaggio ha trovato la sua libertà. (Foto in copertina)
Viaggio come meraviglia e stupore: I Sogni Segreti di Walter Mitty
Diretto e interpretato da Ben Stiller, ha un tono leggero e sognante con cui affronta temi importanti. Walter Mitty è l’uomo più comune che si possa immaginare, fino a quando all’improvviso dovrà superare tutti i suoi limiti sociali, vincere l’insicurezza e iniziare a vivere i suoi sogni. Sogni per i quali, Walter capirà, vale la pena arrivare in capo al mondo. Questa deliziosa storia ci insegna che se solo hai il coraggio di uscire dalla tua comfort zone puoi scoprire posti magnifici, conoscere persone incredibili e diventare la migliore versione di te stesso. Perché viaggiare ci fa confrontare, ci fa aprire la mente, ci fa meravigliare: bisogna solo avere il coraggio di fare il primo passo.
Viaggio come espiazione: Wild
Si tratta della storia autobiografica di Cheryl Strayed, interpretata da Reese Whiterspoon, che percorre in due mesi oltre 4000 km a piedi, da sola con il suo zaino, per ritrovare se stessa dopo il dolore insuperabile della morte della madre. Il viaggio qui è un’occasione di rinascita: Cheryl di escursioni non ne sapeva niente, eppure ha lasciato tutto quello che conosceva, imparando sul campo come sopravvivere e a stare con se stessa. La sua avventura ci dice che a volte un pizzico di solitudine non fa così male, anzi è un’occasione di guardarsi dentro, capire dove stai andando e dove vorresti andare. Inoltre il film mostra uno spaccato d’America davvero meraviglioso: è il Pacific Crest Trail, sentiero che dal confine degli Usa con il Messico arriva fino al confine col Canada.
Viaggio come riscoperta di se stessi: Mangia, Prega, Ama
Ancora una storia vera, ancora una biografia: stavolta la storia è quella di Elizabeth Gilbert – interpretata nel film da Julia Roberts – che apparentemente aveva una vita perfetta, un lavoro perfetto, un matrimonio perfetto. Eppure, non si sentiva soddisfatta di niente, soprattutto di se stessa: e quale modo migliore di ritrovarsi se non viaggiare in tre destinazioni del cuore, di quelle che sogni da tutta la vita? Nel suo caso sono l’Italia (Mangia), l’India (Prega) e Bali (Ama). Con un tono leggero e piacevole questa commedia ci fa riflettere su una verità molto importante: se non stai bene con te stesso, faticherai a stare bene anche con il resto del mondo. Inoltre questa storia propone un’idea molto carina: trovare per ogni posto, ogni cosa, ogni persona, una parola che ne descriva l’essenza più profonda, una parola che ne racchiuda tutte le sfaccettature.
E voi, l’avete già scoperta la vostra parola?