4,3 migliaia di miliardi di dollari, una cifra da Paperon de’ Paperoni. È la somma che indica quanto vale il mercato del benessere nel mondo, secondo i dati del Global Wellness Institute, l’organizzazione che promuove il benessere nel mondo. Ogni anno il gruppo programma un incontro, il Global Wellness Summit (globalwellnessummit.com), in cui si fa luce sulle novità, si definiscono le tendenze, le applicazioni possibili. Nell’ultimo summit di Singapore, sono state delineate otto linee guida che riguardano la natura, la moda, il viaggiare e un argomento tabù, che in questo caso non è il prevedibile sesso, ma la dipartita.
Le otto tendenze su cui si è focalizzato il congresso:
1. Well Fashion

Si apre un mondo di nuovi significati per i vestiti che saranno ancor più sostenibili, etici, intelligenti. Tra le novità un sistema denominato “active well clothing”, grazie a cui indosseremo vestiti che si auto-puliscono, curano o idratano il corpo oppure esprimono l’umore di chi li indossa. Le alghe usate per le scarpe di VivoBarefoot aiutano l’ambiente, la bioceramica dei pigiami di Underarmour favorirebbe il sonno, mentre il marchio Kitx usa ricette Ayurvediche per tingere i capi e renderli antibatterici. Si punterà inoltre su piattaforme per vestiti di seconda mano e su abiti ordinati e creati su misura.
2. Il benessere vincerà sul turismo di massa

“Bellissimo, ma troppa gente”, una delle costanti del turismo di massa che non porta benessere né ai turisti né ai locali, le soluzioni ipotizzate al summit per migliorare la situazione sono due: la prima è spingere verso mete meno conosciute ma non meno interessanti e distribuire meglio i flussi di turisti.

La seconda sarà il turismo del benessere in due declinazioni: un accordo tra i centri termali e il governo (come in Slovenia) permetterà di proporre nuove itinerari e proposte. La seconda promuoverà un “turismo” in città: non è più necessario scappare per stare bene, in città si troveranno luoghi in cui il benessere sarà come un viaggio. I più conosciuti gruppi del wellness, nati nei paradisi naturali, progetteranno le loro strutture cittadine: Aman è già a Tokyo, Six Senses ha di recente aperto a Singapore e, nel 2020, saranno anche a New York. Fivelements sta progettando una urban SPA a Hong Kong.
3. La Meditazione per tutti
Come dalle previsioni della scorsa edizione del summit, la meditazione è rimasta un punto centrale nella ricerca del benessere e si presenterà in diverse tecniche. Come lo yoga con le sue differenti scuole, così la meditazione offrirà sempre più sfaccettature così che si possa trovare quella adatta a ognuno; meditazione e mindfulness, infatti, non si riferiscono alla stessa pratica, riguardano tre livelli che determinano differenti pratiche con diverso impatto sul cervello e diversi benefici: Attenzione focalizzata, Osservazione e Meditazione trascendentale, spiega il report. Ciò che si potrà sperimentare saranno la meditazione dinamica, il Kundalini yoga, il fitness consapevole ed esperienze nella SPA sempre più attente alla spiritualità.
4. Ricetta medica per stare nella Natura

Il 50% della popolazione nel mondo vive in città, non c’è quindi da stupirsi se il contatto con la natura si sia affievolito. In futuro non sarà un’eccezione che il medico prescriva per alcuni pazienti di ricercare proprio questo contatto perduto. Camminare in un parco per 20 minuti al giorno potrebbe essere già una buona dose di “medicina” preventiva. Il Forest Bathing, immersioni nella foresta insieme ad esercizi respiratori, si conferma tra le pratiche più rigeneranti e continuerà a crescere come tendenza, insieme ad una maggiore enfasi sugli spazi verdi e le attività outdoor degli hotel. Passare tempo nella natura attiva connessioni cerebrali che porterebbero a migliore ed efficienti performance mentali in conseguenza ad uno stato introspettivo: gli ultimo studi suggeriscono sia importante per la salute psicosociale. Questo stato è precario quando si utilizzano telefoni e PC, che portano l’attenzione all’esterno.
5. I profumi curativi

Il senso dell’olfatto è forse il senso più sottovalutato anche se le ultime ricerche suggeriscono che il 75 % delle emozioni siano ad esso collegate, le memorie legate a un odore si dice siano molto durature. Per il futuro si prevede che l’aromaterapia sia sempre più utilizzata e che il mercato degli oli essenziali raggiungerà la cifra di 13 bilioni di dollari nel 2024. Il trend avrà applicazioni anche in campo medico e si studieranno nuovi cibi a basso contenuto calorico, appetibili per il loro profumo. Saranno sperimentati profumi funzionali per aiutare, per esempio, la concentrazione.
6. La Cina e il wellness

I numeri indicano un crescente e impetuoso interesse della Cina nei riguardi del mondo del benessere: le possibilità della classe media cinese aumentano di giorno in giorno e così anche le spese dedicate al wellness. L’iniziativa del Governo “Health China 2030”, che ha come fine il il miglioramento dell’inquinamento atmosferico, la diminuzione dell’obesità e dell’incidenza delle malattie ha aumentato di conseguenza anche l’interesse nel mondo del benessere. Il trend indica che tra i 145 milioni di turisti che hanno visitato la Cina nel 2017, il 70% fosse interessato ad attività legate a centri benessere e il numero porebbe crescere fino a 400 milioni nel 2030. Ci si a spetta una risposta molto interessante: Alila, Aman Banyan Tree e Six Senses hanno già aperto qui le loro attività.
7. Nutrizione personalizzata

Da tempo regna una certa confusione su cosa si deve mangiare, e quale dieta da seguire, molto grassi/pochi grassi, vegana, proteica, il giorno dopo averne cominciata, una nuova ricerca afferma tutto il contrario. L’idea è che non esista in assoluto una dieta migliore di un’altra, ma che nel futuro si punterà sopratutto su una alimentazione personalizzata. Il profilo genetico fornirà le indicazioni specifiche su quale sia la migliore, in contrasto con il concetto della “taglia unica”.
Quando le persone mangiano in armonia con il proprio corpo, la perdita di peso segue in modo naturale, si legge nel report. Saranno a disposizione nuovi esami medici e nuove tecnologie, lo stesso frigorifero avrà in futuro un sensore per segnalare quali cibi comprare per continuare la dieta personalizzata. Tra non poco si potrà arrivare al ristrante, lasciare un campione di saliva o di sangue (indolore) e sarà così preparato il piatto più adatto alle personali esigenze. In alcuni centri benessere, il Mandarin Oriental Hong Kong e il Careys Manor in UK promuovono i test in cui si combinano con le analisi e i dati sul fitness, come il DNAFIT.
8. Ripensare la morte
Dare un nuovo senso al trapasso e iniziare a considerare la morte come un processo naturale di cui non bisogna aver paura di parlare, renderlo un argomento da esplorare e non da evitare. Nel mondo del benessere si parla di anti-ageing e metodi per prolungare la vita, la morte è medicalizzata e solitaria. Il movimento per una riconsiderazione della morte propone di ripensarla in termini spirituali, di parlarne in incontri, organizzare funerali meno formali e studiare anche le filosofie diverse dalla nostra. Si tratta di guardare un nuovo spazio in un modo diverso.