Si dice che un dio dal pollice verde abbia creato il Kerala, il piccolo stato indiano, dalla forma allungata sulla costa di Malabar e affacciata sul Mar Arabico. Un grande classico nell’immaginare uno stato di benessere: spiagge dalla sabbia bianca, palme da cocco, canali navigabili tra lagune e laghi immersi nella foresta tropicale a bordo di houseboat, imprecisato termine che può rappresentare sia una semplice barca in legno con un tetto di giunchi sia una costosa e attrezzata imbarcazione.
Nel lento flusso della navigazione la mente iperattiva dei viaggiatori occidentali trova un nuovo senso di calma e pace.
Tra le tre spiagge di Kovalam, una mezzaluna circondata da piante di cocco, e di Varkala, con una spettacolare scogliera, negli anni sessanta meta di hippy con lo zaino in spalla, oggi si vive tra lezioni di surf yoga e terapie ayurvediche: il Kerala è una delle mete del cosiddetto turismo del benessere e, per capirne il motivo, bisogna fare un viaggio a ritroso nel tempo di circa duemilacinquecento anni.
In particolare, in Kerala, l’attenzione alla salute e al buon cibo e alle corrette abitudini alimentari (Yukta-ahara) oltre alla ricerca dell’armonia dell’uomo con sé stesso e con la natura è sempre stata una priorità e i numerosi centri Ayurvedici ne sono testimonianza. Ayurveda è una parola sanscrita che deriva dalla fusione di Áyu’, vita and ‘veda’, ovvero conoscenza, quindi scienza della vita, un sistema medico di salute che riguarda sia la prevenzione sia la cura e si basa sugli antichi testi sapienziali indiani, i Veda.
Prevenzione e cura si basano sul mantenere o riportare equilibrio e armonia nel sistema corpo-mente-spirito: una persona che vive in questo stato è uno Swashta.
Nel sistema di medicina tradizionale indiana che risale agli antichi testi alla base della filosofia indiana, i Veda, salute e benessere sono interdipendenti. Nel 2014 il dipartimento AYUSH, ayush.gov.in, (Ayurveda, Yoga, Unami, Siddhy e Homeopathy) è diventato un ministero all’interno del Governo indiano e il fine del dipartimento è quello di promuovere la connessione tra la saggezza delle tradizioni mediche tradizionali e le metodologie della scienza contemporanea.
Ma come e dove si svolge una terapia ayurvedica? Dal più semplice ed essenziale studio sperduto nella foresta al più moderno centro di benessere si troverà una tavola di legno con incanalature ai bordi per far colare le enormi quantità di olio di cocco che servono per i massaggi e vari congegni per pulizia del naso e terapie.
La diagnosi viene effettuata in uno studio da un medico che osserva segni e sintomi fisici e fa domande molto specifiche per verificare lo stato dei Dosha (Vatha, Pitha e Kapha, i tre principi che governano tutte le funzioni biologiche, fisiologiche e fisiopatologiche dell’uomo), è compresa anche l’analisi del battito del polso che rivela l’aspetto interiore del paziente, oltre ad altre valutazioni particolari come quella del tono della voce.
Situato sulle rive di Chowara Beach, 9 km a sud dalla spiaggia di Kovalam, Trivandrum, si trova il Somatheeram Ayurveda Resort (somatheeram.in), il primo ayurveda resort al mondo, con un centro medico all’interno della struttura: una delle mete più centrate per sperimentare un viaggio dedicato benessere. Qui si comincia la giornata verso le cinque di mattina con una camminata sulla spiaggia insieme a pratiche di yoga e meditazione, le tre ore di trattamento specifico si svolgono in seguito presso l’Ayurveda Research Centre and Hospital con diversi programmi: il Panchakarma, per esempio, è una cura detossinante o purificante, basato sull’equilibrio delle bio-energie con trattamenti personalizzati a base di medicine, oli ed erbe. L’alimentazione vegetariana è parte integrante della cura che, per avere un duraturo effetto, deve prevedere una durata compresa tra i 14 e i 28 giorni.
Per chi volesse proseguire il viaggio e vivere un’esperienza keralese in armonia con la natura, tra gite in houseboat e corsi di cucina locale, il Pooppallys Heritage Homestay (pooppallys.com ), situato ad Alleppey, è una villa in legno costruita più di 100 anni fa, dal fascino silenzioso, in cui alloggiare condividendo le proprie esperienze con i proprietari.