Nella bella Puglia da maggio è nata La Selva Ostuni, dimora in stile masseria che nasce dalla ristrutturazione di una classica casa degli anni ’70 che a sua volta é frutto di un ampliamento di un tipico trullo pugliese. Si tratta dell’ultima arrivata in casa Acqua di Puglia, brand nato dall’amore dell’architetto Massimo Brambilla per la ristrutturazione, la conservazione e la riqualificazione dello splendido territorio pugliese, capace di offrire rare bellezze anche nel suo angolo più remoto. Così La Selva, come le altre antiche dimore ristrutturare e proposte da Acqua di Puglia, è stata trasformata in una casa vacanze di charme dove poter immergersi in tutto il fascino della Puglia rurale.
Il progetto di restauro di La Selva Ostuni
Lavorando sulla rinascita di La Selva, l’architetto Brambilla ha voluto darle nuova vita ma mantenendo l’irregolarità tipica delle strutture mediterranee. Questo ha portato, per esempio, ha mantenere le finestre originali ma trasformandole in porte finestre ampliate verso il basso. Anche la facciata rimane originale, imbiancata con la calce invece dell’intonaco che c’era un tempo, ma con l’aggiunta di un bel porticato di legno. Per spezzare con il bianco che caratterizza la struttura, le tre camere, dotate di bagno privato, sono state arricchite da piccoli giardini, completati da una doccia esterna e da un salottino circondato da cactus e fichi d’india. L’obiettivo era quello di creare una sorta di Hortus conclusus (il tipico giardino medievale di monasteri e conventi) dove l’ospite può godere di una privacy e relax totali, ma di farlo con materiali locali: i blocchi di carparo usati, infatti, sono stati estratti da una cava gallipolina caratterizzata da un colore beige (a differenza della pietra locale di Ostuni che è più chiara) in modo tale da creare contrasto. Negli spazi interni, invece, è io colore bianco a dominare gli ambienti e la muratura, usata per creare spazi comodi e per fare i piani dei bagni, della cucina e dei camini.
All’interno di La Selva Ostuni non manca anche la celebre pietra leccese, lavorata localmente per creare i vecchi catini dove si lavano le posate e gli ampi lavandini. La cucina è in un delizioso stile rustico-chic, l’ampio soggiorno ha vetrate in alluminio dotate di una sola anta scorrevole per far entrare più luce e far godere di più il paesaggio pugliese esterno, mentre il salone ha il pavimento radiante così da disporre del riscaldamento per l’inverno. All’esterno poi La Selva Ostuni si presenta come una vera e propria masseria, con il piazzale ricoperto di ghiaia, gli ulivi, e un’ampia zona living accanto alla piscina e alla zona prendisole. Anche l’illuminazione è stata pensata ad hoc, con lampade fatte su misura per La Selva Ostuni realizzate in pietra leccese con l’inserimento di fari a led a basso consumo. Si è optato per una luce radente per quanto riguarda gli esterni, mentre per gli interni sono state scelte luci dall’alto per illuminare meglio gli arredi, come se fosse una sorta di museo.
Acqua di Puglia, l’idea di vacanza di Massimo Brambilla
La Selva Ostuni non è l’unica dimora antica che sta tornando a nuova vita in Puglia. Merito del progetto Acqua di Puglia, non una semplice agenzia o un’impresa di costruzioni, ma uno stile di vita basato sulla condivisione di valori quali: autenticità, eleganza, unicità e semplicità. Il brand nasce all’interno della famiglia Brambilla, residente sul lago di Como ma grande amante della Puglia, dove si impegna a riqualificare il territorio attraverso attente opere di ristrutturazione, dando vita a eleganti dimore. Acqua di Puglia cerca, scova e sceglie oculatamente immobili immersi nei più piccoli centri storici o sperduti sulle coste salentine, ponendosi come obiettivo quello di dar loro una nuova vita. Il risultato sono case raffinate ed eleganti, uniche nel loro genere, capaci di emozionare distinguendosi dalla classica ristrutturazione.
In particolare, a occuparsi delle ristrutturazioni è Massimo Brambilla, architetto libero professionista dalla lunga esperienza in Italia e all’estero (New York, Mosca, Kuwait City). La forte passione per il restauro e l’archeologia lo portano a progettare opere volte ad esaltare l’Italia, mixando il design contemporaneo italiano con l’artigianalità tipica dei piccoli paesi di provincia: negli ultimi due anni numerosi sono i suoi progetti in Puglia e Sicilia, dove trasforma vecchie abitazioni in lussuose case vacanze. Nel 2018 nasce il brand Acqua di Puglia, in collaborazione con la figlia Silvia, che si occupa di tutto ciò che concerne l’ambito comunicativo e la moglie Laura, che fornisce il supporto necessario alla fase di arredamento delle strutture e alla gestione dei clienti.
Lo stesso Massimo parla così della filosofia dietro al suo brand: “Le numerose esperienze di archeologia mi hanno insegnato che nulla, nel vivere e nel costruire, è lasciato al caso. Per questo motivo apprezzo recuperare e valorizzare ciò che scopro durante il cantiere, fosse anche una piccola firma lasciata a matita dal vecchio capomastro sul muro, piuttosto che un nobile affresco nascosto sotto un più recente intonaco di cemento, cercando di conferirgli quell’importanza che, molte volte, il tempo o le nuove mode hanno oscurato. Questa mia volontà, combinata alla valorizzazione della bellezza del territorio in cui opero e delle sue materie prime, mi spinge sempre a reinterpretare tali autenticità in una chiave nuova, accostandole a materiali più contemporanei. In questo modo, gli opposti coesistono, creando molte volte forti contrapposizioni tipiche dei miei progetti”.