Roma è un catalizzatore di attenzione, e con merito vista la quantità di bellezze di ogni tipo che contiene, ma il Lazio è molto di più: una regione antica, ricca di storie e leggende, tutta da scoprire e da vivere.
Basta allontanarsi di un paio di ore dalla Capitale per essere catapultati nella realtà di Tarquinia, un microcosmo che vanta reperti archeologici antichissimi, una linea costiera dove godere a pieno del mare e dell’estate, un centro storico ricco di tesori, e una tradizione enogastronomica di altissimo livello.
È uno dei comuni che fa parte della DMO Etruskey, associazione nata per raccontare un territorio esteso e variegato, unito dall’eredità culturale degli Etruschi, un mix affascinante di ingegno, accoglienza e ospitalità.
12 comuni, 31 soggetti privati e un territorio esteso per 1.300 km tutti da raccontare attraverso una serie di esperienze uniche e personalizzate.
Passeggiare all’Ara della Regina tra pietre vecchie migliaia di anni
Una strada sterrata si snoda tra colli brulli di mille sfumature di marrone, tipici del territorio di Tarquinia, e porta in cima a un altopiano dove sono solo storia e natura a parlare. In questo paesaggio surreale fatto di silenzi e panorami che si allargano ben oltre lo sguardo, si trova un sito archeologico unico al mondo: l’Ara della Regina, il più grande dei templi etruschi ad oggi conosciuti. Sorge proprio in cima al Pian di Cìvita, nei pressi della medioevale Tarquinia, la quale si scorge in lontananza, tra le solitarie e assolate colline circostanti.
Il sito è chiuso normalmente, ma può essere visitato prendendo accordi con le guide locali (ottimi i servizi di www.etruriaguide.it e www.artemideguide.it ), che vi racconteranno leggende etrusche, riti e preghiere, città perdute tra le pieghe del tempo e reperti ricchi di mistero.
Il tutto, mentre passeggiate tra i massi monumentali del VI secolo a.C., arrivati fino ai giorni nostri senza dirci per quale culto fossero stati posti lì, ma ancora carichi di un fascino magnetico. L’Ara della Regina è un luogo magico, che parla della preziosa storia etrusca in una natura che, con i suoi silenzi, trasmette un senso di eternità che colpisce dritto al cuore.
Scoprire i preziosi reperti del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia
Quando si spalancano le porte del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia sembra di aver varcato un portale del tempo: restano fuori i suoni della città, le strade, le macchine e l’epoca moderna, e si è proiettati nel XV secolo, epoca in cui venne costruito il Palazzo Vitelleschi che svetta in piazza Cavour ed è Patrimonio UNESCO. Se già l’edificio è un’opera d’arte che lascia senza parole con i suoi archi e cortili, corridoi e terrazze panoramiche, aspettate di visitarne le sale per rimanere davvero incantati.
L’esposizione del Museo Archeologico Nazionale è organizzata in sequenza cronologica, attraversando tutte le epoche della storia etrusca: si parte dal piano terra, dove sono raccolti materiali in pietra tra cui preziosi sarcofagi databili dalla metà del IV secolo a.C., e si prosegue verso l’alto attraverso reperti romani e etruschi, anfore e gioielli, pugnali e coppe da vino, utensili e ori. Tra i must da non perdere dell’esposizione i magnifici Cavalli Alati, ritrovati all’Ara della Regina e antico decoro del tempio, e il bellissimo Mitra che uccide il Toro, statua marmorea dedicata a uno dei culti misterici più misteriosi dell’antichità.
E poi, il pezzo forte: gli affreschi originali provenienti da alcune delle quasi settemila tombe scoperte sul territorio di Tarquinia: le pareti sono state letteralmente smontate dalla necropoli dei Monterozzi, e ricostruite nelle sale protette del Museo, e lasciano senza parole per il loro incredibile stato di conservazione.
Non solo arte e storia: Tarquinia, terra del buon bere e del buon mangiare
Olio, vino, pane, cereali: il territorio di Tarquinia, per la sua particolare composizione e la vicinanza con il mare, è un vero paradiso per la crescita di prodotti naturali al 100%, coltivati da piccole aziende locali che si impegnano per valorizzare e raccontare il territorio.
Se volete godere una degustazione con i fiocchi, e innamorarvi della pacifica campagna di Tarquinia che degrada verso la costa, regalatevi una sosta da Etruscaia: un angolo di paradiso fondato da Lamberto e Olga, che dal 2008 si sono impegnati costantemente ogni giorno per far crescere un’azienda che fa della produzione vinicola il suo cavallo di battaglia.
Nella tenuta, a 600 metri dal mare, si coltivano le microvinificazioni selettive di vini rossi quali il Syrah in purezza e il blend a base di Sangiovese e Merlot, che oggi Etruscaia commercializza con grandi riscontri. Per scoprire questa realtà, certificata come biologica dal 2018, potete alloggiare presso uno degli appartamenti della tenuta, oppure organizzare una degustazione personale: sorseggerete bianchi, rossi e rosé, tutti abbinati a piatti studiati attentamente per esaltarne il sapore, e preparati coni prodotti che l’azienda lavora insieme al vino, dall’olio ai pomodori, dalle uova alle melanzane (www.etruscaia.it ).
Mare, sole e relax alla marina di Tarquinia
Basta scendere di qualche curva per lasciarsi alle spalle etruschi, romani, divinità e archeologia, e spostarsi nel paradiso dei weekend all’insegna del mare e del relax: è Marina Velca, l’area costiera di Tarquinia, dove si trovano le spiagge, e i resort affacciati sull’acqua. Come Torre del Sole Hotel & Resort, un mito dell’accoglienza di questa zona.
Tutto è a portata di mano nell’hotel, immerso in un giardino di due ettari con 50 palme di alto fusto e un lido privato, accessibile anche a chi non è ospite della struttura. 40 camere, un ottimo ristorante con specialità locali, piscine, scuola vela e parco giochi per i più piccoli sono solo alcune delle proposte di Torre del Sole, l’indirizzo perfetto per una vacanza relax su misura.
E per i più romantici, l’hotel è anche una venue molto apprezzata per chi sogna un matrimonio particolare, anche sulla spiaggia scura bagnata dal mare: si può organizzare un rito simbolico (uno scambio di promesse, che però non ha valore legale), e festeggiare in questo angolo verde che guarda indietro alla città medioevale di Tarquinia con tutta sua immensa e importante storia, e guarda avanti ad un mare che si confonde con il cielo (www.torredelsole.it ).